20/21/22 dicembre
Torre di San Giovanni
Umbratile.Cantica.
a cura di Monica Serra
disegno sonoro dj set Fabio Talloru
Il progetto è una riflessione sull'erranza del pensiero, sulle condizioni in cui questa si può manifestare restituendo una forma non precostituita. La nascita di un'idea svincolata dalla categorie dominanti. Jilles Deleuze teorizza il pensiero rizomatico: il tutto originato da un unico punto, il quale si dispiega apertamente in molteplici direzioni, favorendo la formazione di percorsi differenziati e il sorgere di connessioni inedite attraverso la circolazione aperta fra i concetti.
Umbratile. Cantica è un progetto performativo che muove i suoi primi passi attraverso il laboratorio di ricerca LINGUA ARTIFICIALE esercizi di voce-corpo, rivolto a tutti coloro che sono interessati all'esplorazione della voce e ricadute performative della recitazione.
Voce e corpo i quali interagiscono tra loro per ritrovarsi in uno sforzo comune, indispensabili l'uno all'altro nel continuo fluire di respiri, movimenti, gesti, parole, vocalizzi.
La voce è corpo. È suono. È materiale fonetico. La voce-corpo quale strumento da accordare. All'interno del laboratorio è previsto il coinvolgimento della comunità cittadina di Cagliari, attraverso pratiche di field recordings.
Testo di riferimento “De la causa, principio et uno” di Giordano Bruno.
La scelta di raccogliere gli “elementi di originalità” dal pensiero bruniano deriva da almeno due premesse: l’innovazione teorica e linguistica dello stesso Giordano Bruno rispetto alla cultura sua contemporanea e la storicità degli esiti a cui questo suo pensiero innovatore lo ha condotto. Lasciandoci guidare dal suo pensiero l'intento è quello di dare forma ad un corpo agente nuovo, rigenerato, libero e dinamico.
In fase di restituzione, la performance prevede anche il coinvolgimento attivo del pubblico fra coloro che vorranno inserirsi nella dinamica del gioco.
COSTRUZIONE PERFORMANCE
- Esecuzione del laboratorio LINGUA ARTIFICIALE di ricerca ed elaborazione degli elementi, per quello che vuole essere un primo studio di restituzione della performance.
L'intento principale del laboratorio è quello di creare con i partecipanti un format di gioco, un modello ripetibile del Dj set interattivo.
- Raccolta dei materiali audio a partire da interviste e field recordings, fra alcuni dei luoghi tipici della aggregazione spontanea (bar, piazze pubbliche, mercati civici, fila alle poste).
- Scelta di alcuni passi tratti dal pensiero / opera di Giordano Bruno, da cui si ricaveranno altrettante parole / frasi in consegna al performer e agli spettatori attivi, quale corpo unico in scena e veicolo del pensiero nuovo, e che costituiscono i campioni da cui prende vita e si compone la partitura della drammaturgia sonora.
- Associazione tipologia - polifonia, quali elementi di base della componente corale interattiva relativa alla performance finale.
- Produzione, all’interno del lavoro generale di sound design, delle sezioni ritmiche che svolgeranno da struttura temporale della performance, che sotto l’aspetto della skené greca appare e suona come un formale DJ SET.